I cibi "light" sono davvero dietetici e salutari? Ecco una breve guida alla scelta di prodotti leggeri e senza rischi.
Da una ventina d'anni ormai è diventato abituale vedere sulle confezioni di molti prodotti alimentari diciture come "light", "leggero", "zero grassi" e via dicendo. La domanda che ci si fa spesso è se questa tipologia di alimenti sia realmente sana e leggera o se non si tratti piuttosto di un trucco per attirare i consumatori più salutisti. Una cosa è certa:
il solo consumo di questi prodotti non garantisce la perdita di peso ed il consiglio è come sempre quello di seguire uno stile di vita sano e praticare regolarmente attività fisica.
Se si decide di optare per un prodotto light è importante anzitutto
leggere attentamente la lista di ingredienti presenti e confrontarla con la versione "tradizionale" del medesimo prodotto: ciò consente di capire cosa cambia nella formulazione, se sono stati aggiunti additivi e in quale misura.
È utile altresì confrontare le tabelle nutrizionali: molto spesso si scopre infatti che il tanto decantato "30% di grassi in meno" alla fine non comporta una riduzione effettiva delle calorie totali. I prodotti a "ridotto contenuto di grassi" come latticini o preparati che contengono latte sono in genere realizzati utilizzando il latte scremato: la parte grassa viene eliminata tramite un processo di centrifuga. In altri prodotti
l'olio e il grasso vengono sostituiti con amido, fibre e proteine o acqua. In questi casi però vengono aggiunti conservanti, non sempre un toccasana per l'organismo.
La maggior parte dei prodotti ipocalorici a "ridotto contenuto di zuccheri" invece prevedono l
'eliminazione dello zucchero, sostituito con altri edulcoranti, altamente sconsigliati per le donne in stato interessante e per i bambini al di sotto dei 3 anni. Questi dolcificanti possono essere di due categorie: da una parte i cosiddetti intensivi, come acesulfame e aspartame, che non aggiungono calorie al prodotto e ne basta una minima quantità, dall'altra i polioli, come mannitolo e sorbitolo, impiegati per la realizzazione di chewing gum e caramelle. Questi ultimi però contengono circa 2,4 calorie per grammo (la metà rispetto al comune zucchero) ed un consumo eccessivo ha effetti lassativi.
A volte coi cibi light si rischia di cadere in contraddizione: mangiare "leggero" spesso può essere una scusa furba per mangiare di più, azzerando però gli eventuali benefici di questa tipologia di prodotti. Un esempio fra tutti le patatine light: hanno sicuramente meno grassi e una cottura più salutare ma non bisogna sottovalutare il fatto che si tratta comunque di uno snack condito col sale, che sarebbe meglio ridurre.
Mangiare sano e light è quindi una scelta davvero salutare? Basta imparare a leggere le etichette e farne un consumo responsabile, senza lasciarsi ingannare da pubblicità poco trasparenti.