Additivi ingeriti in un anno
Data Pubblicazione: 09/08/2016

 carne in scatola
carne in scatola
 merendine
 merendine
 e pure nelle bevande
e pure nelle bevande
 Di conseguenza capita spesso di assumere additivi senza nemmeno saperlo: quanti ne mangiamo in un anno? Secondo le stime statistiche, in media introduciamo nel nostro organismo circa 1 chilogrammo di additivi nel corso dell'anno, fra bambini, adulti e persone anziane. A diffondere questi dati è stata la Siaaic - acronimo di "Società italiana allergologia asma e immunologia clinica" - che ha messo in relazione l'eccessiva presenza di additivi nell'organismo umano con l'incremento negli ultimi anni delle allergie, che potrebbero essere causate proprio da conservanti, coloranti e altre sostanze impiegate per preservare i cibi il più a lungo possibile.
L'utilizzo di additivi in bevande ed alimenti è permesso dalla legge e viene monitorato in maniera costante da organismi sia italiani che europei: per quel che riguarda il nostro Paese, gli additivi impiegati sono 360 nel settore alimentare, a cui bisogna aggiungere poi gli aromi (che sono circa 3 mila). Tutti questi elementi che vengono aggiunti a cibi e bevande non sono tossici, ma potrebbero essere una delle cause dell'incremento del numero di allergie.
Fra gli additivi più utilizzati troviamo la cocciniglia (impiegata per conferire il colore rosso), la tartrazina (colorante giallo), poi abbiamo stabilizzanti, emulsionanti, antiossidanti e conservanti. Pur non essendo tossici, come detto, possono rivelarsi pericolosi per le persone allergiche a queste specifiche sostanze. Anche i soggetti non allergici devono comunque prestare attenzione in quanto tali additivi tendono ad interferire con il sistema immunitario e con la produzione di anticorpi, andando così ad agevolare l'insorgere di allergie di altro tipo, non direttamente correlate alle sostanze presenti negli additivi. Su questo particolare punto si è concentrata l'attenzione degli esperti, per comprendere in che modo l'assunzione di additivi (e in quali quantità, soprattutto) possa innescare le reazioni allergiche.
Come è possibile ridurre la quantità di additivi che ingeriamo ogni anno? Innanzitutto preferendo i cibi freschi a quelli conservati, optando per la coltivazione biologica; vanno eliminati - o comunque ridotti al minimo - tutti quegli alimenti in cui sono presenti coloranti e conservanti, nello specifico caramelle, merendine e bevande che non siano succhi di frutta al 100% puri.
Come riconoscere i conservanti nocivi
Di conseguenza capita spesso di assumere additivi senza nemmeno saperlo: quanti ne mangiamo in un anno? Secondo le stime statistiche, in media introduciamo nel nostro organismo circa 1 chilogrammo di additivi nel corso dell'anno, fra bambini, adulti e persone anziane. A diffondere questi dati è stata la Siaaic - acronimo di "Società italiana allergologia asma e immunologia clinica" - che ha messo in relazione l'eccessiva presenza di additivi nell'organismo umano con l'incremento negli ultimi anni delle allergie, che potrebbero essere causate proprio da conservanti, coloranti e altre sostanze impiegate per preservare i cibi il più a lungo possibile.
L'utilizzo di additivi in bevande ed alimenti è permesso dalla legge e viene monitorato in maniera costante da organismi sia italiani che europei: per quel che riguarda il nostro Paese, gli additivi impiegati sono 360 nel settore alimentare, a cui bisogna aggiungere poi gli aromi (che sono circa 3 mila). Tutti questi elementi che vengono aggiunti a cibi e bevande non sono tossici, ma potrebbero essere una delle cause dell'incremento del numero di allergie.
Fra gli additivi più utilizzati troviamo la cocciniglia (impiegata per conferire il colore rosso), la tartrazina (colorante giallo), poi abbiamo stabilizzanti, emulsionanti, antiossidanti e conservanti. Pur non essendo tossici, come detto, possono rivelarsi pericolosi per le persone allergiche a queste specifiche sostanze. Anche i soggetti non allergici devono comunque prestare attenzione in quanto tali additivi tendono ad interferire con il sistema immunitario e con la produzione di anticorpi, andando così ad agevolare l'insorgere di allergie di altro tipo, non direttamente correlate alle sostanze presenti negli additivi. Su questo particolare punto si è concentrata l'attenzione degli esperti, per comprendere in che modo l'assunzione di additivi (e in quali quantità, soprattutto) possa innescare le reazioni allergiche.
Come è possibile ridurre la quantità di additivi che ingeriamo ogni anno? Innanzitutto preferendo i cibi freschi a quelli conservati, optando per la coltivazione biologica; vanno eliminati - o comunque ridotti al minimo - tutti quegli alimenti in cui sono presenti coloranti e conservanti, nello specifico caramelle, merendine e bevande che non siano succhi di frutta al 100% puri.
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