Gli ingredienti che vengono da lontano sono apprezzati ma fra essi ci sono tanti
cibi contaminati che vanno assolutamente evitati.
Il cibo che giunge da lontano è esotico, in grado di affascinare e molto spesso saporito: non sorprende che sia stato capace di conquistare tanti palati. I nostri piatti si sono arricchiti con ingredienti provenienti da ogni angolo del pianeta e da un lato ne hanno guadagnato in gusto, dall'altro però hanno perso in sicurezza: molti dei cibi che giungono da altri Paesi, infatti, sono pericolosi in quanto
contengono residui chimici decisamente al di sopra degli standard imposti dall'Unione Europea.
La Coldiretti ha evidenziato questo aspetto redigendo anche una sorta di
"lista nera" nella quale sono riportati gli alimenti da evitare assolutamente per via della presenza di residui degli agenti chimici impiegati per la loro coltivazione, come ad esempio i
pesticidi.
Ad occupare la prima posizione di questa black list sono i
broccoli cinesi: addirittura nel 92% dei casi contengono residui di tipo chimico.
Al secondo posto troviamo il
prezzemolo vietnamita, contaminato per il 78%, e il
basilico indiano con una percentuale del 60%.
In linea generale bisogna prestare massima attenzione ai prodotti che arrivano dalla Cina: su poco meno di 3 mila irregolarità riscontrate in Europa, il 15% riguardavano proprio prodotti importati da Pechino e dintorni; un dato da tenere in grande considerazione, visto che le esportazioni dalla Cina nel nostro Paese continuano ad aumentare anno dopo anno (basti pensare, ad esempio, che in appena 12 mesi è addirittura quintuplicata l'esportazione del concentrato di pomodoro).
Nello specifico, quali sono gli agenti chimici rilevati nei prodotti provenienti dall'estero?
A svolgere le indagini è stata l'Efsa - "Agenzia europea per la sicurezza alimentare" - che ha rinvenuto coloranti, additivi e micotossine in quantità decisamente superiori a quelle imposte dalla legge in molti degli alimenti presi in esame.
Fra i cibi contaminati, alle spalle dei primi tre già menzionati, si trovano anche alcune sorprese, come ad esempio la
menta marocchina, il peperoncino thailandese, diversi frutti egiziani come fragole, melagrane e arance e i piselli del Kenya.
Sono pericolosi anche alcuni frutti del Sud America, in particolare
cocomeri e meloni della Repubblica Dominicana.
Ciò che è emerso dalle analisi dell'Efsa ha inevitabilmente acceso delle polemiche, in particolare per quel che riguarda gli accordi con i Paesi che esportano cibi contaminati. In alcuni di essi, come ad esempio il Marocco che gode di agevolazioni sulle esportazioni stabilite dall'Unione Europea, è permesso l'uso di pesticidi che sono invece vietati in Italia.
La lista nera fornita da Coldiretti serve a mettere in guardia non solo i consumatori ma anche i professionisti del settore dei pericoli che si corrono mangiando determinati alimenti, che devono essere evitati al fine di salvaguardare la salute.