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Alimenti contraffatti

Data Pubblicazione: 03/02/2016

Alimenti contraffatti
Come distinguere i veri cibi Made in Italy al 100%

Mentre all'estero è diffuso il falso cibo italiano, nel nostro Paese molti ingredienti dei prodotti sono stranieri. Difendiamo il vero Made in Italy! 

Nel mondo i prodotti agroalimentari italiani sono sinonimo di gusto e qualità. Su questo giocano i produttori disonesti di cibi contraffatti, spacciati per "Made in Italy" quando in realtà di italiano hanno solo il nome, le etichette simili e le foto pubblicitarie. Occorre inoltre stare attenti al fatto che anche nel nostro Paese circolano alimenti apparentemente nostrani, ma in realtà prodotti all'estero. In commercio si trovano anche da noi cibi che sembrano italiani ma che, ad un attento esame, di italiano non hanno nemmeno gli ingredienti. Nei Paesi stranieri la produzione industriale utilizza la cultura della gastronomia italiana per vendere di più nel nome della sana alimentazione e del saper vivere. Il fatturato del falso Made in Italy nel mondo è pari a 60 miliardi di euro all'anno e comprende ogni genere di alimento: formaggio, olio, passata di pomodoro, pasta e pizza, vini e dolci festivi tipici. Negli Stati Uniti il 98% dei formaggi proposti come italiani sono falsi. Le normative europee sono assai rigide in tema di alimenti. In Italia, dove i controlli di sicurezza sono severi, non è ancora obbligatoria l'etichetta di origine per le carni diverse da quelle bovine, né per gli insaccati, i succhi di frutta, il formaggio e nemmeno per la pasta. Molti prodotti realizzati nel nostro Paese utilizzano materie prime straniere. A causa di questo singolare fenomeno il prodotto non si può dire contraffatto o che sia una truffa in quanto è effettivamente "Made in Italy" ma è a base di ingredienti esteri. Questi ultimi poi non solo hanno origini lontane ma spesso sono anche di qualità inferiore. Per quanto possa sembrare paradossale, tutto questo è totalmente legale. Le normative prevedono solo che l'ultima fase della lavorazione sia effettuata in Italia. Di conseguenza quasi tutta la pasta è fatta con grano americano o ucraino. Il prosciutto venduto in vaschette è di maiali di altri Paesi dell'Europa. I vari formaggi nostrani sono prodotti con latte e caglio europei. Persino la bresaola è spesso fatta con carni del Brasile. A questo punto è naturale chiedersi come fare ad essere certi di acquistare e gustare un Made in Italy reale al 100%. Già da anni vige l'obbligo di indicazione sull'etichetta della provenienza del latte fresco. Lo stesso vale per il pollo e per la passata di pomodoro, che deve essere prodotta solo con pomodoro fresco.

Per gustare prodotti agroalimentari davvero italiani conviene scegliere quelli tutelati da marchi come il DOP, il DOC e l'IGP, o anche rivolgersi ai produttori e alle aziende agricole per assicurarsi la tracciabilità oltre che un gran risparmio.
Pubblicata il 03/02/2016

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