Ingrediente che arriva dall’Oriente, si sta affacciando anche nel nostro paese: ma come
pulire i germogli di bambù? Per farlo occorre conoscerli prima. Si tratta di germogli dell’omonima pianta che presentano una consistenza croccante e un gusto delicato. Prima di poter essere utilizzati in qualche ricetta – solitamente in zuppe o insalate – devono essere puliti e cotti. Infatti i
germogli di bambù crudi hanno un sapore amaro che li rende inadatti ad essere mangiati.
Anche se in Italia sono spesso venduti precotti, può capitare di acquistarli freschi. In questo caso occorre prestare attenzione al peso e alla presenza di radici. I germogli, infatti, devono essere pesanti, presentare base larga, foglie intatte e non avere radici secche. Il colore vicino alla base non deve essere verde in quanto sarebbe troppo maturo (quindi amaro). Una volta acquistati o raccolti, potete procedere a pulire i germogli di bambù.
L’operazione appare più semplice di quanto si pensi. In primo luogo – nel caso vi occupate anche della raccolta – occorre sapere che vanno raccolti appena escono e consumati nel minor tempo possibile.
Come pulire i germogli di bambù
Una volta raccolti o acquistati, il primo passo da compiere è eliminare gli involucri esterni e duri. Poi si procede con un taglio a metà longitudinale per eliminare i composti più amari. A questo punto si tolgono le foglie esterne e si elimina la parte più dura e non commestibile. Per capire quando si è arrivati alla zona commestibile, si può usare un piccolo trucchetto: praticare una piccola incisione con l’unghia sul bambù. Quando l’unghia penetra facilmente, siete arrivati nella parte commestibile. A questo punto potete procedere tagliando la polpa e poi immergere i germogli in acqua fredda. A questo punto potete cuocere i
germogli di bambù per eliminare il gusto amaro e la faxifillina. Potete quindi far bollire i germogli in acqua salata per circa 20 minuti e poi utilizzarli per preparare la vostra ricetta.