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Khorosan Kamut, il cereale amato da Faraoni

Data Pubblicazione: 31/08/2017

Khorosan Kamut, il cereale amato da Faraoni
Il Kamut, noto anche come grano Khorosan, è un cereale con marchio registrato per certificarne la derivazione da produzione biologica. Parliamo di uno degli alimenti più completi dal punto di vista nutrizionale ed è soprattutto tra i più antichi utilizzati dall'umanità. La pianta scientificamente è nominata Triticum Turgidum, appartenente per qualcuno alla sottospecie polonicum, per altri a quella turanicum. Il grano Khorosan Kamut è conosciuto anche come Grano del Faraone e sta pian piano diffondendosi nella cucina occidentale. Il vantaggio è la certezza di avere un alimento che non presenta contaminazioni chimiche e non è trattato.

Proprietà e valori nutrizionali del kamut

Anche per questo il Kamut è un prodotto che assicura un grande apporto energetico e di calorie, in maniera maggiore rispetto agli altri grani. Questo grano e i suoi derivati (farina e pasta in modo particolare) sono fondamentali per l'alimentazione e sono consigliati per sportivi, bambini e persone anziane. Più ricco di minerali e vitamina E (ben 30% maggiore rispetto al frumento comune), garantisce in alcuni casi fino al 65% in più di amminoacidi. Caratteristica particolare del grano è l'elevata presenza di lipidi e acidi grassi. Proprio perché i primi garantiscono maggiore energia rispetto ai glucidi, questo grano è definito ad alto valore energetico. Altra caratteristica del kamut è la sua elevata digeribilità.

Valori nutrizionali

 per 100 g
  • Kcal 337
  • Proteine 14,7 g
  • Carboidrati 70,38 g
  • zuccheri 8,19 g
  • Grassi 2,2 g
  • saturi 0,192 g
  • monoinsaturi 0,214 g
  • polinsaturi 0,616 g
  • colesterolo -- mg
  • Fibra alimentare 9,1 g
  • Sodio 6 mg

Cenni storici

Tra gli alimenti più antichi, questo cereale arriva dalla Mesopotamia, dove presto si imparò ad utilizzarlo per la preparazione di alimenti più digeribili. Si parla dei chicchi di grano come del cibo prediletto dei faraoni nell'antico Egitto: tra questi c'erano anche i chicchi di Triticum Turgidum. Leggenda vuole che tale cereale approdi ai giorni nostri grazie a un coltivatore del Montana. Dopo un viaggio in Egitto, con visita alla tomba di Re Thot, ritornò a casa e piantò questi semi. Altra leggenda racconta che fu un pilota dell'aviazione americana  a trovare questi chicchi in una tomba egiziana e ad averli spediti poi ad un amico nel Montana che li seminò. Ad ogni modo il nome gli è stato attribuito da Bob Quinn, agricoltore americano che ne brevettò anche il marchio.

Varietà di preparazione in cucina

Il Triticum Turgidum è utilizzato soprattutto per produrre la farina che può andare a sostituire quella tradizionale in moltissime ricette. Possibile anche ricavarne prodotti da forno e pasta. Il chicco di Kamut è, invece, usato per cucinare delle minestre o delle zuppe e per preparare delle insalate. Ottimi i biscotti al miele realizzati con la farina di kamut.
Pubblicata il 31/08/2017

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