Una cosa ormai è certa: se
Ti piace il cioccolato si capisce dallo sguardo
Con un esame oculistico si può verificare il nostro gradimento verso alcuni cibi, in particolare se si tratta di cioccolato: si evince dalla retina.
Secondo uno
studio scientifico pubblicato su Obesity, una rivista americana di settore,
il gradimento verso alcuni particolari cibi si evidenzia nelle nostre retine perché il nostro
cervello rilascia dopamina quando il palato viene stimolato da un cibo gradito. Lo stesso picco di dopamina si ottiene anche quando l'occhio è sottoposto ad una fonte luminosa. Fino a questo momento gli studiosi non avevano trovato nessun elemento di congiunzione fra questi due fenomeni ma oggi uno
studio del team di ricerca della Drexel University di Philadelphia ha svelato questo mistero. I ricercatori hanno sottoposto nove soggetti ad un esame clinico chiamato
elettroretinografia (anche conosciuto con la sigla
ERG) che registra i movimenti della retina sotto lo stimolo di un fascio di luce. La risposta aumentava di intensità quando i soggetti addentavano un pezzo di dolcetto a cioccolato: in questa situazione la reazione era identica a quella registrata in presenza di farmaci stimolanti proprio della dopamina. Non accadeva lo stesso, invece, se i soggetti bevevano solo acqua. I ricercatori hanno interpretato questo fenomeno come la prova concreta di un'
effettiva relazione, anche molto stretta,
fra il rilascio della dopamina che avviene nel cervello e quello che, invece, accade nella retina. Certo, il campione di volontari sottoposti a questo tipo di esame è ancora troppo ristretto per avere un'effettiva valenza scientifica ma la strada sembra essere quella giusta per provare questa particolare connessione.
Se alla fine verrà effettivamente appurata questa teoria, sarà un grande passo in avanti per la diagnostica soprattutto di malattie celebrali. Fino a questo momento, infatti, per appurare danni al sistema del cervello sono stati utilizzati complessi esami di imaging cerebrale che, però, hanno non pochi effetti collaterali in quanto prevedono un bombardamento di onde magnetiche.
Con la scoperta fatta dai ricercatori della Drexel University, invece, tutte
le operazioni diagnostiche diverranno più semplici e meno dannose. Facili come mangiare un pezzettino di cioccolata!
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