Bon Jovi non è solo bravo e bello, ma anche buono: il cantante, infatti, ha deciso di aprire un
Ristorante per i poveri che, ovviamente, non possono permettersi di pagare.
Come ha ironizzato qualcuno, è il caso di dire che "i conti non tornano". Sì, perché nel nuovo ristorante che il rocker Jon Bon Jovi e sua moglie Dorothea hanno aperto nella cittadina di Toms River, nello Stato del New Jersey, possono andarci proprio tutti quanti... anche chi non può pagare!
Del resto il locale, che si chiama Soul Kitchen, è nato proprio per questo, per estendere il diritto di mangiare un buon pasto fuori casa anche a chi a causa della mancanza di soldi non potrebbe permetterselo.
Al Soul Kitchen i menù sono rigorosamente privi di prezzi:
il pasto, infatti, non viene pagato con il denaro, bensì con il lavoro o la beneficenza. In altre parole, al termine del pranzo o della cena vi sono due metodi di pagamento. O si lascia una donazione a partire da dieci dollari (che servirà poi per pagare il pasto ad altra gente che non può permetterselo, seguendo la logica del "caffè sospeso" ultimamente molto in voga in Italia), oppure, se non si hanno soldi, si offre il proprio lavoro, ovvero una mano d'opera in sala, in cucina o nei giardini. Il pasto si paga dunque contribuendo al bilancio del ristorante per fare in modo che resti in attivo e possa continuare la sua preziosa opera a favore dei meno fortunati.
"Soul Kitchenè identico a qualsiasi altro ristorante, e nasce perché c'è chi non ha nemmeno la possibilità di mangiare" ha dichiarato Bon Jovi alla CBS durante la cerimonia di inaugurazione. Non a caso,
Soul Kitchen nasce proprio a Toms River, una delle zone più colpite dall'Uragano Sandy, che nel 2012 seminò morte e distruzione, riducendo in povertà un abitante su cinque. Ancora oggi, dopo quattro anni da quell'evento nefasto, l'economia non si è ripresa completamente e c'è molto bisogno di aiuto. Un aiuto che nel suo piccolo anche Bon Jovi sta provando a dare. Il nuovo Soul Kitchen è il secondo locale di una catena che è stata inaugurata a Red Bank nel 2011 e che è parte integrante di un progetto più vasto (quello del centro "BEAT, Bringing Everyone All Together") che offre ulteriori servizi quali l'assistenza sanitaria e la formazione professionale di chi vuole lavorare nell'ambito della ristorazione.
E se la musica - soprattutto quella rock - a molti sembra inutile al cospetto di tragedie come le catastrofi naturali e la povertà, con questa iniziativa Bon Jovi ha mostrato che non è affatto così!
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