Polline d'Api

Data Pubblicazione: 02/05/2016

Polline d'Api

Il polline d'api, una preziosa miniera di benessere
 

 
Soprannominato "pane delle api", il polline è un integratore alimentare molto apprezzato dalla medicina naturale per le sue proprietà energizzanti, stimolanti e tonificanti.
 
Si è abituati ad associare le api principalmente alla produzione del miele, non tutti però conoscono i benefici del polline, elemento chiave per la vita dell'alveare. Si tratta di un alimento molto nutriente: viene infatti utilizzato dalle api nutrici per alimentare le larve e per sintetizzare la pappa reale. Sono le api bottinatrici a trasportare sino all'alveare il polline dopo averlo raccolto dai fiori, persino di diverse specie.
Il polline viene secreto dai sacchi pollinici presenti nelle antere dei fiori, vale a dire le cellule maschili riproduttrici della pianta. Si presenta in genere sotto forma di polverina di colore giallo-marroncino o verde-blu, in base alla specie vegetale di cui fa parte ed emana un profumo caratteristico, molto dolce. Le api si nutrono del polline in quanto parte proteica della loro alimentazione, ma può essere consumato anche dagli esseri umani in qualità di integratore.
La composizione del polline può variare a seconda della specie del fiore dal quale proviene: normalmente contiene numerosi aminoacidi essenziali come leucina, valina, lisina, triptofano e isoleucina ma anche serina, arginina e prolina, preziosi per la crescita.
Fin dall'antichità il polline è conosciuto come potente antinfiammatorio grazie alla presenza di vitamina C ed antiossidanti come i flavonoidi, capaci di inibire gli enzimi responsabili dell'attivazione dell'infiammazione e del dolore. In un singolo granulo di polline il 35% è costituito da glucidi, che lo rendono un alimento altamente rivitalizzante. Inoltre ha un'azione benefica sul metabolismo poiché contiene sostanze come il manganese, attivatore della tiroide, e le vitamine del gruppo B. La niacina in particolare (vitamina B3) sarebbe preziosa per disintossicare l'organismo da alcol e droghe. Non solo, il polline fungerebbe anche da antidepressivo naturale, sebbene ancora non vi siano evidenze cliniche accertate
La quantità giornaliera di polline raccomandata è di 2 cucchiaini al giorno, ancora meglio se lontano dai pasti o a digiuno, in modo da permettere il completo assorbimento delle sostanze nell'intestino. È sconsigliato il consumo nei soggetti allergici, ai quali può causare disturbi anche gravi quali lo shock anafilattico. Meglio evitare il polline anche durante la gravidanza e l'allattamento. Trattandosi di un alimento occorre sempre verificarne l'origine in maniera da evitare eventuali contaminazioni da pesticidi, ragion per cui sarebbe preferibile rivolgersi ad un apicoltore per l'acquisto.
 
Il polline possiede dunque molte caratteristiche nutrizionali che in natura difficilmente si possono trovare concentrate in solo alimento: la sua peculiarità lo rende uno degli integratori naturali più importanti.

Pubblicata il 02/05/2016

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