Mangiare in fretta

Mangiare in fretta: attenzione ai rischi

Con una vita che corre veloce, spesso ci si trova a mangiare in fretta: dalla casa al lavoro, e poi scuola, palestra e chi più ne ha, più ne metta. Trovare del tempo per gustarsi del buon cibo in tranquillità è sempre più difficile. Ecco allora che ci si ritrova a mangiare in fretta uno snack, magari in piedi nel bar più vicino, o un veloce pasto a casa davanti alla tv. Così i pasti, un tempo momento di condivisione, hanno perso la loro funzione sociale. Ma questa nuova tendenza mette a rischio il nostro organismo.

Scopriamo quali sono gli effetti del mangiare in fretta. In primo luogo, diversi studi hanno dimostrato che non masticare in maniera adeguata è sinonimo di obesità. Mangiare lentamente, invece, riduce l’apporto di calorie. Inoltre, alto rischio di obesità è connesso al pranzare mentre si svolgono altre attività (ad esempio davanti al pc).

Cosa comporta mangiare in fretta

Le ricerche più recenti hanno evidenziato un legame tra velocità di assunzione di cibo, numero di volte che mastichiamo e il rilascio di alcune sostanze legate al senso di sazietà. Si tratta ad esempio di GLP-1, peptide YY e colecistochinina, ormoni che mandano al cervello il messaggio ‘sto mangiando, blocca il senso di fame’. Questo però avviene se il pasto dura almeno venti minuti, altrimenti il messaggio non parte.

Altro aspetto connesso con il mangiare in fretta riguarda la digestione. Come si sa questa parte con la saliva e la masticazione. Così ingurgitare del cibo rapidamente, rende la digestione più lenta e complicata e a lungo andare può provocare senso di gonfiore e aggravare i sintomi del reflusso gastroesofageo. Infine, non va dimenticato che il cibo deve essere pur sempre un piacere. Ridurlo ad un’attività da fare in fretta e furia ci toglie un momento che dovrebbe essere gustato in pieno.

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