La dieta del guerriero

Data Pubblicazione: 25/10/2016

La dieta del guerriero

In questa rubrica vediamo in cosa consiste La dieta del guerriero Alternando fasi di sotto-alimentazione e di sovra-alimentazione, la dieta del guerriero permette di ritrovare nel tempo salute e ottima forma fisica. Studiata dallo statunitense Ori Hofmekler, la dieta del guerriero è un particolare regime nutrizionale che si basa sostanzialmente sul principio secondo cui l'alimentazione deve assecondare quelli che sono i ritmi fisiologici del corpo umano. La Warrior Diet, come è chiamata oltreoceano, deve il proprio nome al fatto che tale regime alimentare era caratteristico nella vita quotidiana dei nostri antenati, ed in particolare dei gladiatori dell'Impero Romano, i quali, dopo un'intera giornata passata a marciare e lottare, consumando pasti poveri e frugali, si concedevano ricchi banchetti durante la sera e la notte. Rifacendosi a tale esempio, la dieta del guerriero prevede l'alternanza quotidiana di due fasi, quella della sotto-alimentazione durante il giorno, accompagnata da un adeguato esercizio fisico, e quella della sovra-alimentazione durante la sera. La sotto-alimentazione durante la prima parte della giornata, nello specifico, consente di mantenere elevati i livelli di testosterone, cortisolo e adrenalina, che al mattino appena svegli sono al loro picco massimo, e ciò stimola la combustione dei grassi e l'utilizzo delle proteine già presenti nell'organismo. A digiuno, inoltre, fegato e reni lavorano a vuoto, favorendo la disintossicazione del corpo, e il sangue, non impegnato nel processo di digestione, può irrorare adeguatamente i muscoli che diventano, pertanto, più tonici e scattanti. Quando, poi, si passa alla fase di sovra-alimentazione, invece, bisognerà iniziare con cibi poco saporiti fino ad arrivare gradualmente a quelli più gustosi e ricchi, così da abituare gradualmente il corpo all'assunzione delle calorie. Nella prima fase, quindi, sarà possibile assumere esclusivamente alimenti di origine vegetale, semi e proteine semplici che non vadano ad affaticare il nostro apparato digerente, mentre nella seconda fase non ci sono particolari restrizioni su ciò che si può mangiare, a patto che si includa il maggior numero possibile di sapori e aromi e che ci si fermi non appena si percepisce il senso di sazietà. La dieta del guerriero si basa, quindi, su un principio piuttosto semplice ma altrettanto impegnativo da seguire. Se da un lato, infatti, i risultati per il corpo sono visibili in tempi brevissimi, dall'altro adottare un regime alimentare così diverso da quello a cui siamo abituati può rivelarsi pericoloso se non si è seguiti da un medico nutrizionista. Dieta mima Dieta di Chris Martin Dieta Kneipp

Pubblicata il 25/10/2016

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