Data Pubblicazione: 17/02/2016
Più appetito con i piatti colorati!
Quando ci si siede a tavola persino il colore dei piatti gioca un ruolo fondamentale per l'appetito delle persone.
Mangiare è uno dei bisogni primari dell'essere umano, un istinto naturale necessario alla sopravvivenza che poi, nel corso dell'evoluzione, è riuscito ad elevare ad arte culinaria.
Da qui hanno avuto origine le ricette, gli accostamenti fra i diversi sapori e gli innumerevoli fattori che ruotano attorno al cibo, non ultima la mise en place. Secondo una recente scoperta statunitense pubblicata sul Journal of Consumer Research esiste addirittura una correlazione fra la porzione di cibo consumata ed il colore del piatto che la ospita.
I ricercatori della Cornell University di New York hanno difatti riproposto un vecchio studio, analizzando la relazione esistente fra la tonalità del piatto e la quantità di cibo assunto. Questo studio è stato eseguito prendendo in considerazione gruppi di volontari con abitudine alimentari differenti, in modo da avere risultati più precisi. Osservando il comportamento di queste 60 persone si è notato che quei gruppi a cui venivano offerti piatti dello stesso colore del cibo che contenevano mangiavano il 22% in più in confronto a quelli a cui venivano offerti piatti bianchi con la stessa pietanza. L'ipotesi sarebbe dunque che l'abbinamento di tonalità stimoli l'appetito e, al contrario, se si desidera diminuire le porzioni occorra servire il cibo in piatti più piccoli e con tonalità in contrasto rispetto ad esso, in modo da ingannare il cervello che tende a percepire la porzione più abbondante di quello che è effettivamente.
I test condotti, apparentemente elementari, hanno disaminato gruppi di persone alle quali era stato offerto un buffet in cui si utilizzavano piatti rossi per la pasta al sugo e piatti bianchi per i cibi contenenti panna: pietanze dunque con il medesimo colore del proprio piatto. I gruppi che rispettavano tale regola consumavano il 22% di cibo in più rispetto a chi invece non abbinava piatto e pietanza. Le ragioni di questo comportamento vanno ricercate nell'area cerebrale interessata alla percezione di cibo e piatto: se entrambi hanno la stessa tonalità il cervello tende ad avvertire una quantità inferiore di cibo; al contrario i piatti dal colore differente creano contrasto col cibo e la distinzione fra i due elementi appare netta al cervello, che riesce a percepirne oggettivamente la quantità.
Questa curiosa scoperta potrebbe rivelarsi molto utile ad esempio come trucchetto per far mangiare alcuni bimbi in genere inappetenti oppure, al contrario, per ingannare il cervello quando si è a dieta.
Non tutte le illusioni ottiche vengono per nuocere dunque: possono addirittura rivelarsi preziose per la salute e per la linea!
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