Data Pubblicazione: 29/10/2016
Frutto della ricerca di un gruppo di giovanissimi studiosi universitari, il FoPo cibo in polvere anti-spreco viene confezionato in mono-dosi e a lunga conservazione. Quando si parla di cibo, è quasi inevitabile parlare anche di fame. Il mondo, infatti, sembra spaccato a metà: da una parte ci sono Paesi dove c'è un consumo eccessivo di cibo - con problemi correlati quali l'obesità e altre malattie - e anche un notevole spreco di generi alimentari, dall'altra ci sono Paesi che combattono invece con una cronica mancanza di cibo, dove ancora oggi si muore di fame e di patologie legate alla malnutrizione. Il FoPo - ovvero del cibo in polvere confezionato in comode bustine monodose - è stato ideato proprio per cercare di combattere la piaga dello spreco alimentare. Com'è facile immaginare, si tratta di un cibo a lunga conservazione, pensato soprattutto per le situazioni d'emergenza. I primi cibi a essere stati ridotti in polvere (senza per questo alterarne le proprietà nutritive) sono stati due frutti particolarmente ricchi di vitamine e minerali, ovvero la banana e il lampone. A progettare questo innovativo metodo per polverizzare il cibo è stato un gruppo di giovanissimi ricercatori svedesi che hanno ideato il sopracitato FoPo - anagramma di Food Powder - ovvero un innovativo sistema di trasformazione tecnologica degli alimenti. FoPo non è altro che una polvere concentrata ricchissima di fibre e vitamine che si ottiene in due step: prima la frutta e la verdura vengono congelate, poi, una volta scongelate, vengono disidratate, ovvero private dell'acqua e poi polverizzate. La polvere così ottenuta viene confezionata in bustine mono-dose che possono essere conservate anche anni senza subire alcuna alterazione. Tuttavia questa non è una novità, dal momento che il cibo liofilizzato è sempre esistito; la vera novità lanciata da questo gruppo di studiosi della facoltà di "Food Innovation and Product Design" della Lund University è di utilizzare alimenti scartati, che altrimenti marcirebbero e finirebbero sprecati. Si tratta di cibi la cui data di scadenza è molto vicina, che non possono più essere venduti nei supermercati e che quasi certamente finirebbero dritti nella pattumiera, andando a ingrossare quella massa di sprechi sempre più grande. Per polverizzare questi cibi viene utilizzata una particolare tecnica di disidratazione a freddo molto veloce e soprattutto che preserva tutte le qualità dei cibi che così possono essere consumati molto più a lungo. Una volta attuato, questo metodo innovativo di conservazione del cibo potrebbe contribuire non solo a evitare gli sprechi, ma anche a ridistribuire le scorte alimentari a livello globale. Sprechi alimentari S-Cambia cibo Supermercato di cibo scaduto
Pubblicata il 29/10/2016Le nostre rubriche
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