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Come scoprire se la muffa è buona o cattiva

Data Pubblicazione: 05/02/2016

Come scoprire se la muffa è buona o cattiva
Come gestire la muffa sui cibi per salvaguardare la salute

Come comportarsi con la muffa, che attacca ogni cibo, per evitare danni alla salute e capire se buttare via tutto o se l'alimento è ancora salvabile. 

Un articolo pubblicato sul New York Times rivela come certi alimenti ammuffendo diventano dannosi per il nostro organismo mentre altri rimangono commestibili. La dottoressa Marianne H. Gravely, ricercatrice presso il Dipartimento di Agricoltura per la sicurezza e il controllo alimentare degli U.S.A., spiega come gestire il cibo quando mostra segni di muffa. 
Se il pane sviluppa la muffa, anche quando è poco evidente e riguarda solo una parte di esso, probabilmente sarà il caso di buttarlo. Questo può essere necessario perché la muffa visibile è solo una parte di un insieme di agenti patogeni che ormai hanno infettato l'alimento. Se si tratta di una pezzatura grande, se ne può salvare gran parte eseguendo un largo taglio ed assicurandosi di eliminare tutta la zona ammuffita. Occorre poi ispezionare tutta la superficie residua alla ricerca di piccole zone con muffa poco evidenti. 
Le muffe della frutta secca e del mais sono assai pericolose perché generano le aflatossine, ritenute una causa di tumore epatico. Queste microtossine si producono su questi cibi quando sono immagazzinati senza seguire le normative, in ambienti caldi e umidi.
La muffa riesce a crescere ed infiltrarsi facilmente negli alimenti morbidi come i formaggi freschi e la frutta fresca. Sono inoltre facilmente attaccabili dalle muffe le verdure come i pomodori e le varie carni. Quando il problema riguarda questi cibi, buttarli via è la scelta migliore perché non si potrà salvare l'alimento nemmeno in parte. 
La muffa che si trova in alcuni formaggi, tra cui il gorgonzola italiano e il roquefort francese, non solo non è pericolosa ma fa parte delle caratteristiche organolettiche del prodotto, molto apprezzate. I salumi possono presentare delle muffe esterne, ma è sufficiente togliere la pelle che li ricopre per gustare il prodotto senza alcun problema per la salute. Nella frutta e negli ortaggi con una consistenza esterna dura lo sviluppo della muffa è lento e basta eliminare solo quella visibile. Le marmellate con muffa sulla superficie possono essere mangiate dopo averla asportata. Un cibo ammuffito non deve essere annusato perché le spore si diffondono nell'aria e se inalate possono causare problemi respiratori.

A parte alcuni formaggi, l'alimento ammuffito è da buttare a meno che non sia sufficiente eliminare solo la parte avariata. Occorre poi fare molta attenzione a pulire i contenitori, il tavolo ed il frigorifero per evitare che le spore si diffondano su altri cibi.
Pubblicata il 05/02/2016

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    Anonimo

    14/12/2018 10:03:37

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