Il riscaldamento globale porterà molti cambiamenti nella nostra economia e nella nostra vita, come le prime piantagioni di
Che il clima stia cambiando è un dato di fatto e lo possiamo osservare coi nostri occhi da diversi anni. Oltre agli eventi climatici estremi, come tifoni, uragani e pioggie torrenziali, esistono anche altri effetti, forse meno visibili al grande pubblico ma senza dubbio interessanti.
Le agricolture e le economie di diversi paesi sono destinati a cambiare, ad evolversi e ad adattarsi alle modificazioni climatiche. In alcuni casi gli effetti sono negativi. Il clima sempre più secco dell'Africa occidentale sta danneggiando le piantagioni di cacao e l'Europa centrale sta vedendo calare in modo consistente le rese delle proprie coltivazioni di luppolo. Al tempo stesso, paesi del nord Europa stanno preparando i loro terreni e il loro know how per delle produzioni che in passato sarebbero state difficili, come quella vinicola.
Questi cambiamenti colpiscono anche l'Italia, che nella produzione agroalimentare ha una fetta importante della propria economia e del proprio prestigio commerciale mondiale. Secondo il presidente della Coldiretti e vice presidente del Comitato delle organizzazioni agricole della UE (Copa), Roberto Moncalvo, questi cambiamenti rappresentano una sfida che si può vincere se ci si concentra su una migliore e più attenta gestione delle risorse del territorio. Lo stile delle imprese italiane deve cambiare ed essere sempre più orientato ad uno sviluppo attento all'ambiente e ai consumi.
Questo comporterà cambiamenti non solo sul piano produttivo, ma anche su quello delle abitudini alimentari e dello stile di vita.
I prodotti tipici italiani sono profondamente colpiti dalle modificazioni climatiche. Le variazioni medie della temperatura e dell'umidità cambiano i parametri per la produzione e l'invecchiamento di prodotti molto particolari come parecchi
formaggi e salumi. La produzione enologica deve fare i conti con rese diverse delle viti e cambiamenti importanti nei
processi di invecchiamento dei vini. Singolare la
rivoluzione nelle coltivazioni di olivi, che ora sono in via di espansione nel nord e nell'arco alpino. Lo spirito di adattamento dei coltivatori italiani, però, va oltre il semplice adeguamento delle produzioni tradizionali.
In Sicilia, infatti, sono apparse le prime coltivazioni di avocado, frutto tipicamente tropicale. Complice di questa rivoluzione è un clima sempre più caldo e umido che ha favorito, inoltre, anche la nascita delle prime piantagioni di banane nostrane. Per ora si tratta di esperimenti favoriti anche da situazioni microclimatiche favorevoli, ma in futuro queste coltivazioni potrebbero diventare sempre più diffuse e importanti per la nostra economia.
Sarà interessante vedere se questi cambiamenti nelle produzioni agricole porteranno a evoluzioni interessanti e gustose nella nostra cucina tradizionale italiana.
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