In questa guida parleremo di
amaranto ricettee curiosità. Parliamo di uno pseudo-cereale il cui utilizzo in cucina sta crescendo negli ultimi tempi. Dall’alto valore proteico, è di solito acquistato già seccato ma è comunque preferibile fare un lavaggio prima del suo utilizzo.
Lavare l'amaranto
Utile prima di lavare l’amaranto
è lasciarlo in ammolloper qualche ora. Successivamente è consigliabile risciacquare i chicchi sotto un getto di acqua fredda aiutandosi con un colino a maglia stretta. Prima di prepararlo occorre asciugare in maniera accurata: per farlo si può utilizzare un foglio di carta assorbente.
Amaranto ricette e curiosità tutte da scoprire!
A questo punto l’amaranto va fatto cuocere per assorbimento con il doppio del peso di acqua. La cottura dovrà durare all’incirca trenta minuti. Alla fine i granelli dovranno essere morbidi, quasi gelatinosi. Tra le varie preparazioni dell’amaranto, c’è anche quella in padella: i chicchi di amaranto, infatti, scoppiano proprio come il mais generando degli
ottimi popcorn. Per realizzarli occorre metterli in una padella antiaderente già scaldata e lasciarli scoppiare coprendo tutto con un coperchio. I popcorn di amaranto sono molto più piccoli di quelli tradizionali al mais ma ugualmente gustosi.
Amaranto, il quasi-cereale vietato dai frati
Prima di uno spuntino, ovviamente a base di amaranto, una piccola curiosità: il termine amaranto indica anche un colore, rosso vivo. Questo in riferimento all’utilizzo dell’amaranto estratto dalle spighe e dalle foglie per simulare il sangue delle vittime sacrificali durante dei rituali. Infine, c’è stato un periodo in cui il consumo di amaranto fu vietato dai frati: il motivo è da ricercare nell’utilizzo che ne facevano all’epoca dei conquistadores spagnoli quando la pianta di amaranto era mangiata realizzando dei pupazzetti a forma di Dio che i frati consideravano blasfemi. Ma è tempo di tornare in cucina e provare a preparare una delle ricette con l'amaranto:
qui in rassegna tutte le preparazioni possibili.