Allevamento polli, prezzo basso vuol dire qualità?

Data Pubblicazione: 29/03/2017

Allevamento polli, prezzo basso vuol dire qualità?

L'allevamento polli è fondamentale per la qualità del cibo che mangiamo. Spesso ci troviamo davanti a prezzi estremamente bassi ma cosa significa questo per la qualità del pollo che mangiamo? Per stabilirlo occorre sapere qualcosa di più sul tipo di razze: esistono, infatti, quelle autoctone e gli ibridi commerciali. Le prime sono di alta qualità, con poche capacità produttive; le seconde invece, sono i polli d'allevamento e si punta soprattutto sulla quantità.

Allevamento polli di tipo industriale

Nell'allevamento di polli ibridi commerciali, il più diffuso è il broiler. E' una razza che cresce rapidamente, nel giro di poche settimane e senza richiedere molto mangime. Questa varietà sviluppa soprattutto petto e cosce, le parti più consumate. Il problema nell'allevare polli è rappresentato dalle condizioni in cui gli animali sono fatti vivere. Spesso ci troviamo davanti a capannoni senza finestre dove ci sono fino a 30mila animali. I polli vivono allora in ambiente con acqua e cibo forniti automaticamente e spesso in condizioni di luce perenne. Una situazione che ne favorisce la crescita ma che stressa anche gli animali. Vivere in un ambiente sovrappopolato, inoltre, porta a problemi di salute come infezioni ossee e cutanee, così come un ambiente con temperatura troppo alta.

Differenza tra polli industriali e tradizionali

Gli allevatori oggi cercano di aumentare il ritmo di crescita, così i broiler vengono abbattuti dopo 40 giorni, la metà rispetto a qualche decennio fa. Questo però causa problemi agli animali, soprattutto a cuore ed apparato respiratorio. Rispetto ai broiler, i polli di allevamento tradizionali arrivano fino a 110 giorni, beneficiano di mangimi naturali e hanno una densità di 2 capi per metro quadro (contro i 35 dei polli ibridi). Anche per questo le carni dei broiler sono tenere, con poche fibre muscolari e cuociono in poco tempo. Inoltre il corpo è sproporzionato con molto petto e cosce. Il pollo ruspante, invece, ha molto fibre muscolari, massa corporea proporzionata. A livello di sapore, i broiler presentano un gusto neutro, mentre quello tradizionale è molto più saporito. Il vantaggio dei primi è rappresentato dal prezzo, decisamente più basso: è considerato quasi un cibo spazzatura. Il pollo tradizionale invece è molto più caro anche perché per 1 chilo di pollo ne occorrono 5 di mangime e 10 litri d'acqua.

Pollo d'allevamento e salute

Tutto ciò ha conseguenze anche per la nostra salute. La carne dei polli di allevamento industriale presenta vari aspetti da attenzionare. L'uso di antibiotici (anche se regolamentato), scarsa igiene, la diffusione di infezioni e patologie, sono tutte cose da tenere in conto. Ecco perché occorre essere informati su come vengono allevati i polli che si mangiano. Serve scegliere un allevamento polli che riproduca in maniera più fedele possibile le condizioni naturali in cui vivono i polli. Può interessarvi : Pollo andato a male, come riconoscerlo

Pubblicata il 29/03/2017

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