Le buone maniere al ristorante

Data Pubblicazione: 11/11/2015

Le buone maniere al ristorante

Le persone educate e cordiali, a tavola con altri, affrontano il pasto con le buone maniere. Il bon ton non è solo un buon costume ma un vero e proprio modo d'essere.

Invitare amici e conoscenti in un ristorante può essere più comodo rispetto ad organizzare un convivio come si deve a casa propria. La scelta del locale deve essere ragionata accuratamente per soddisfare i gusti e le esigenze degli invitati. Per non trovarsi in difficoltà sarebbe meglio scegliere anzitempo le vivande e non lasciare l'imbarazzo della scelta dei piatti ai propri ospiti. I ristoranti forniscono un'ampia scelta di ambienti allegri e gentili. Per un clima più tranquillo e riservato la ricerca potrebbe essere più difficile, ma comunque fattibile, magari con la richiesta di una saletta appartata nel locale. E' buona norma prenotare con largo anticipo e far sapere il luogo dove si terrà il convivio ai propri ospiti, così da lasciar più libertà di scelta nel vestiario da indossare.
Entrando nel locale, l'uomo è il primo a "tastare" il terreno, se valuta che l'ambiente possa essere adatto ad una signora, allora questa passa avanti seguendo il cameriere fino al tavolo.
Di solito è l'uomo che ha organizzato il convivio a parlare con il cameriere. Dopo aver sentito le volontà degli ospiti, riferirà le ordinazioni.
Se si è da soli, vi è la possibilità di leggere il giornale prima di essere serviti, se invece siamo in compagnia è inaccettabile: è buona norma conversare con tranquillità con gli ospiti prima, durante e dopo il convivio.
E' fondamentale prestare attenzione a non giocherellare con il pane e soprattutto a non fare briciole sulla tovaglia.
Con permesso ci si può alzare per raggiungere la toilette, naturalmente senza esagerare nel numero di volte.
Vietato assolutamente fumare in tutti i locali pubblici, sarebbe doppiamente villano farlo a tavola con degli ospiti durante il pasto.
Il vino viene scelto dall'uomo, indifferente se dall'invitante o dall'invitato.
Se c'è qualcosa che non va nel servizio, in alcune pietanze o nelle bevande è bene farlo presente al cameriere senza alzare la voce, senza far indispettire le altre persone presenti nel locale. 
I piatti non dovrebbero mai essere esagerati in quantità, ma adatti al numero di portate. Un aspetto fondamentale è la qualità. 

Al momento di pagare il conto, è fondamentale dare uno sguardo matematico alle cifre, per dimostrare di dare il giusto valore al denaro. La scelta del pagante deve essere sottile e delicata: se l'invitante dovesse dire ad un suo ospite "vengo a pranzo da te giovedì?" significa che vuole pagare lui, e l'altro in modo doveroso "certo ti ringrazio" per acconsentire. Altrimenti se l'invitato anticipa dicendo "pranziamo insieme giovedì? dove andiamo?" significa che la richiesta è quella di pagare alla romana.

Pubblicata il 11/11/2015

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