Gesticolare all'Estero

Data Pubblicazione: 02/12/2015

Gesticolare all'Estero

Parlare con le mani, impossibile non farlo! Le mani parlano, ma possono tacere? Molto difficile per chiunque, assolutamente impossibile per gli italiani!

Ricerche psicologiche hanno dato un fondamento scientifico all'importanza del linguaggio non verbale, che costituisce la gran parte della comunicazione al punto che continuamente (e spesso inconsapevolmente!) chiunque trasmette una serie di messaggi al mondo che lo circonda. Se nel Bel Paese il linguaggio non verbale non solo è socialmente accettato, ma costituisce addirittura una componente fondamentale della comunicazione, all'estero non è certamente apprezzato. Addirittura, alcune culture ritengono maleducato gesticolare ed hanno quindi un'immagine caricaturale degli italiani proprio per questa ragione e sono infastiditi dal fare espansivo degli abitanti della Penisola. Oltretutto, ciascuna nazione conforma una serie di gesti ed attribuisce loro un significato... diverso! Quello che in Italia è considerato un gesto innocente, magari addirittura remissivo, può diventare offensivo per uno straniero. L'Oriente rappresenta una trappola a cielo aperto per qualsiasi italiano, da quelle parti ciascun gesto dal sapore tricolore può portare a conseguenze diplomatiche drammatiche. Un esempio su tutti: accarezzare la testa ad un bambino, gesto quasi dovuto da Aosta a Caltanissetta, in Thailandia è considerato una grave invasione nei confronti del piccolo. Gesti invece per noi neutri, hanno significati rilevanti e talvolta pericolosi: il saluto ammesso è soltanto l'inchino, privo di qualsiasi contatto fisico a partire dall'abbraccio fino ad arrivare alla stretta di mano. Girando per il mondo, attenzione ai segni di ok (pollice verso l'alto) e di vittoria: sono generalmente accettati, ma il loro significato può variare a seconda dell'orientamento del palmo della mano. Evitarli, in ogni caso aiuta; in particolare il segno di ok, in Africa, è considerato un'offesa irriferibile a sfondo sessuale. Senza allontanarsi troppo da casa è comunque facilissimo risultare maleducati ed offensivi nei riguardi di uno straniero, ed attenzione soprattutto se si trovano irresistibili le meraviglie della Grecia: da quelle parti agitare la mano in segno di saluto, gesto comunissimo a tutti gli italiani, corrisponde ad inviare strali e maledizioni a qualcuno. Allo stesso modo, intimare lo stop con le mani aperte rappresenta una grave offesa, equiparabile al nostro dito medio alzato: pensarci due volte prima di rifiutare un bis a tavola con questo gesto risparmierà quindi l'antipatia del padrone di casa greco. 

Lo sforzo di esprimersi senza gesti priva gli stranieri di una comunicazione totale, ma è meglio essere gelosi della gestualità, da spendere con i connazionali senza riserva alcuna, ed evitare di offendere chi per cultura non la utilizza e, di conseguenza, non la capisce.

Pubblicata il 02/12/2015

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