Finocchi, l'ortaggio per ricette a sorpresa

Data Pubblicazione: 06/12/2016

Finocchi, l'ortaggio per ricette a sorpresa

Foeniculum vulgare è il nome originario dei Finocchi, piante erbacea che appartiene alla famiglia delle Apiaceae. Tale nome deriva dal latino foeniculum, diminutivo di foenum, fieno, ed è stato utilizzato per sottolineare la presenza di foglie sottili come il fieno. Originario dell’Asia minore, il finocchio è diffuso sin dall’antichità in tutta l’area Mediterranea. Coltivato al giorno d’oggi anche in Italia, le aree con maggior produzione sono Argentina, Cina, Egitto, India, Indonesia e Pakistan. Del finocchio si possono distinguere due varietà: quello selvatico e quello coltivato. Nel primo caso si tratta di una pianta spontanea perenne che può arrivare fino a due metri di altezza e presenta foglie molto sottili, verdi; i frutti (chiamati anche semi) nascono verdi poi diventano grigiastri. Il finocchio coltivato (chiamato anche dolce) è invece una pianta annuale o biennale che arriva fino ad 80 centimetri di altezza: in questo caso si consuma la guaina a grumolo bianco che si sviluppa alla base. Del finocchio coltivato esistono diverse varietà: Bianco Perfezione, Bianco dolce di Firenze, Finocchio di Parma, Finocchio di Fracchia, Gigante di Napoli e Gigante di Sicilia.

Proprietà benefiche dei finocchi

Ricchi di vitamine e Sali minerali, i finocchi hanno anche un’elevata presenza di principi attivi: per questo sono utili per gotta, astenia, inappetenza, reumatismi, flatulenza, vomito, vista debole. Inoltre, grazie alla presenza di flavonoidi o fitoestrogeni, il finocchio è un equilibrante dei livelli ormonali femminili: per questo può aiutare la regolarizzazione del ciclo mestruale, la secrezione lattea nelle partorienti e prevenire anche il tumore al seno. Infine, i finocchi hanno effetti benefici sul fegato e sul sistema nervoso.

Valori nutrizionali

dei finocchi Concentriamoci ora sui valori nutrizionali del finocchio: 100 grammi contengono 9 Kcal e presentano anche
  • Acqua 93,20 g
  • Carboidrati 1 g
  • Zuccheri 1 g
  • Proteine 1,2 g
  • Colesterolo 0 g
  • Potassio 394 mg
  • Vitamina C 12 mg
 

Cenni Storici

Il foeniculum volgare, cioè il finocchio selvatico, era noto ed utilizzato in cucina fin dall’antichità: ne è testimonianza il fatto che Maratona, il nome dato alla pianura dove si celebrò la famosa battaglia in cui gli Ateniesi sconfissero i Persiani (490 A.C.), in greco significa proprio ‘campo di finocchi’. Anche a Roma si riconoscevano le proprietà benefiche di tale pianta: ad esempio in un racconto di Plinio dei serpenti si sfregano contro una pianta di finocchio per riacquistare la vita dopo aver cambiato pelle. Proprio in virtù di tale racconto si parla delle proprietà benefiche per la vista del finocchio. Lo stesso Plinio parlò anche delle foglie di finocchio che stimolano l’appetito sessuale. Sempre nell’antica Roma i gladiatori mangiavano i finocchi per aumentare il loro coraggio e la loro forza.

Come conservare

Il finocchio è un ortaggio molto sensibile al freddo e per questo prima dell’arrivo delle gelate va raccolto per evitare che vada a male. Per conservare i finocchi in cucina si possono usare diversi metodi: Frigorifero: occorre inserire i finocchi nella parte bassa del nostro frigorifero chiusi in sacchetti di carta in modo da non lasciarli all’umido. In questo modo possono resistere fino a 10 giorni. Congelati: i finocchi possono anche essere congelati. Per farlo occorre però lavarli, tagliarli e fatti sbollentare per qualche minuto. Dopo di ciò si possono mettere in sacchetti di plastica (quelli specifici per la congelazione) e posizionati nel freezer: in questo modo riusciranno a resistere fino a 3 mesi. In cassetta: i finocchi possono anche essere conservati in una cassetta di legno ricoperta da un telo. La cassetta va posizionata in un luogo fresco (ad esempio una cantina) ma non soggetto a gelate.

Varietà di preparazione dei finocchi

Il finocchio in cucina è utilizzato in una varietà di ricette. Tale ortaggio può essere mangiato crudo, magari in insalate, ma anche gratinato, lessato o come ingredienti di risotti e stufati. La sua varietà selvatica, conosciuta anche come finocchietto, si utilizzano i fiori freschi ed essiccati, i frutti (chiamati anche semi) e le foglie. Ad esempio si può mangiare una buona insalata di arance e finocchi, ma anche un’altrettanto delizioso Parmigiana di finocchi. Ma davvero i finocchi possono essere gustati in una infinità di ricette: le puoi trovare tutte visitando questo link, sfogliarle, provarle e… buon appetito!

Pubblicata il 06/12/2016

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