Datteri, la prima pianta coltivata dall'uomo

Data Pubblicazione: 06/12/2016

Datteri, la prima pianta coltivata dall'uomo

Frutto della Phoenix Dactylifera, pianta della famiglia delle Arecaceae, i Datterisono tipici dell'Africa Mediterranea, di Palestina e Asia Occidentale. L'albero arriva fino a trenta metri di altezza e cresce in zone a clima caldo (Mediterraneo, Golfo Persico, Canarie, America Meridionale). Questa pianta ha una vita lunga, oltre trecento anni, è fruttifica già dal terzo anno di età: nel corso di un anno può produrre fino a 50 chili di datteri. I principali produttori di dattero sono i paesi Arabi e gli Stati Uniti, ma è presente anche in Italia. Si tratta di una pianta che riesce a crescere su qualsiasi tipo di terreno se ben drenati ma è molto sensibile al freddo.

Proprietà benefiche dei datteri

Parliamo di un frutto che offre grandi benefici dal punto di vista della salute. Ricco di ferro, vitamine e sali naturali, la presenza di zuccheri naturali lo rende ideale per addolcire alimenti e bevande. Utile nel combattere il colesterolo, hanno anche effetti sulla regolazione del sistema digestivo per la presenza di fibre. La presenza di fruttosio li rende adatti per una colazione energetica, ma sono anche un ottimo spezza-fame (ovviamente da evitare per questo scopo i datteri conservati con sciroppo di glucosio). Favoriscono la circolazione del sangue perché ricchi di potassio e poveri di sodio. Ottimi per chi soffre di anemia grazie alla presenza di ferro, il decotto di datteri è utile anche contro il raffreddore.

Valori nutrizionali

Cento grammi di datteri contengono:
  • Kcal 277
  • Proteine 1,81 g
  • Carboidrati 74,97 g
  • zuccheri 66,47 g
  • Grassi 0,15 g
  • saturi -- g
  • monoinsaturi -- g
  • polinsaturi -- g
  • colesterolo -- mg
  • Fibra alimentare 6,7 g
  • Sodio 1 mg
  • Alcol -- g

Cenni storici

La palma di datteri è ritenuta la prima pianta coltivata dall'umanità. In Egitto era già consumata per le sue proprietà energetiche. Nell'antica Roma i frutti erano usati per aromatizzare il vino e preparare dolci, oltre che per produrre bevande alcoliche. Pianta ritenuta simbolo di onore e vittoria perché si sforzava di ergersi verso l'alto nonostante il peso dei suo frutti, è utilizzata per un preparato afrodisiaco indiana. Si tratta di una bevanda realizzata lasciando qualche dattero nel latte di capra per una notte e successivamente frullati con miele e semi di cardamomo. Negli antichi testi copti, inoltre, si parlava dei datteri come cibo utilizzato dalla Madonna durante la gravidanza.

Come conservare

I datteri hanno un periodo di conservazione molto lungo. In frigorifero, riposti in un contenitore chiuso ermeticamente, possono durare fino a sei mesi. Possibile anche congelarli e mangiarli anche dopo un anno: anche in questo caso è necessario tenerli ben chiusi. Per quanto riguarda i datteri secchi, invece, è necessario tenerli in un luogo asciutto e lontano dall'umidità: anche adottando questa modalità di conservazione, si potrà consumare tale frutto dopo un anno.

Varietà di preparazione

muffin con datteri I datteri possono essere consumati sia freschi che essiccati e possono essere inseriti in una varietà di ricette. Utili per preparare miele e alcolici, sono ottimi da affiancare a formaggi, frutta secca e per abbellire dessert. Essiccati possono essere utilizzati ridotti in farina, dalla quale si ricava il pane di datteri, molto diffuso nei paesi arabi. Ancora, noto il vino dei datteri, l'arrak, che ricorda un po' l'acquavite ed è molto utilizzato in India e Sri Lanka. Possibile anche tostare i noccioli del dattero e utilizzarli in infusi al posto del caffè. Tutte le ricette possono essere trovate cliccando questo link: dai muffin a un risotto con datteri allo zafferano.

Pubblicata il 06/12/2016

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